Raymond Carver, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore riunisce diciassette racconti che colpiscono immancabilmente al cuore per la drammatica umanità dei protagonisti e la purezza cristallina della scrittura, alcuni dei quali ripresi con successo da Robert Altman nel suo capolavoro America Oggi. Il titolo, di forte impatto, è ormai diventato un’espressione di uso comune, e il libro è un cult book tradotto in tutto il mondo.

Pubblicato nel 1981, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore è una delle raccolte più note e fortunate di Raymond Carver. Intitolata inizialmente Principianti, la raccolta è anche un esempio interessante del lavoro di taglio che l’editor Gordon Lish operò sui racconti di Carver, andando a definirne lo stile che ne decretò il successo e fece scuola.
La raccolta è composta di 17 racconti brevi che sono un esempio eccellente dello stile “minimalista” – asciutto, essenziale, scabro e oggettivo – di Carver.
Carver è ossessionato dalla quotidianità. I suoi personaggi sono uomini e donne umili dell’America di provincia alle prese con la banalità del quotidiano, senza aspirazioni, colti in momenti di crisi o rottura, spesso in compagnia di una bottiglia di whisky, impegnati nel tentativo di trovare un senso e di sbarcare il lunario. La tensione viene spesso portata al massimo, ma alla fine tutto si sgonfia e niente si risolve. La grigia quotidianità annulla ogni tentativo di dialogo e comunicazione tra gli uomini.
Il racconto che dà il titolo alla raccolta mette in scena due coppie che cercano di definire cosa sia l’amore. Ognuno dice cosa pensa sia l’amore, ma alla fine ogni definizione sarà diversa, il clima diventa teso e il tentativo di dialogo si rivelerà inutile.

Figlio di un operaio di segheria e di una cameriera, è nato a Clatskanie, nell’Oregon, il 25 maggio 1938 ed è morto nel 1988. È uno dei maggiori scrittori americani del Novecento. Einaudi ha iniziato a ripubblicare le sue opere narrative nel 2009 con “Principianti” (ripubblicato in una nuova edizione nel 2010), la versione originale di “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. Sempre nel 2009 ha pubblicato “Vuoi star zitta, per favore?” (ripubblicato negli ET Scrittori nel 2012), nel 2010 “Se hai bisogno, chiama” e “Da dove sto chiamando” e nel 2011 “Cattedrale”. Presso Einaudi Stile libero era uscito, nel 1997, “Il mestiere di scrivere” (ripubblicato in una nuova edizione nel 2008). Nel 2013 è uscito “Carver Country” (corredato dalle foto di Bob Adelman).

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *