“1984”, George Orwell

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del partito, incaricato di “correggere” i libri e gli articoli di giornale già pubblicati, cioè modificarli in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal partito; egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la fama di infallibilità del Partito stesso. Apparentemente è un tipo malleabile, ma Winston in realtà mal sopporta i condizionamenti del partito e non riesce ad adeguare la propria mente al bispensiero. Accanto a lui agiscono altri due personaggi: Julia (della quale Winston è innamorato malgrado i divieti del partito), una giovane che si adatta al partito solo per convenienza, e O’Brien, un importante funzionario nel quale il protagonista vede una figura paterna.
Nonostante il partito imponga la castità, Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un’organizzazione clandestina, la Confraternita (Brotherhood): così ricevono da O’Brien un libro, Teoria e prassi del collettivismo oligarchico, il manifesto dell’organizzazione, che ne espone le ideologie. Arrestati, vengono interrogati proprio da O’Brien, che in realtà è un agente della psicopolizia, il cui fine è far penetrare in Winston, evidentemente refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing, la tecnica del Bispensiero attraverso tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione. Il tentativo riuscirà perfettamente, e Winston finirà così allineato al regime.

George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair, Motihari, Bengala, 1903 – Londra 1950), nato in India da una famiglia d’origine scozzese, nel 1921 si arruolò presso l’Indian Imperial Police in Birmania. Tornò in Europa nel 1928 e nel 1936 prese parte alla Guerra civile spagnola. In seguito a questa esperienza pubblicò Omaggio alla Catalogna (1938). Durante il secondo conflitto mondiale si dedicò al giornalismo e fu corrispondente di guerra. Raggiunta la fama nel 1945 con La fattoria degli animali, pubblicò nel 1949 il suo capolavoro, l’avveniristico 1984 ispirato al Mondo nuovo di Huxley.

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