Günter Grass, Il tamburo di latta

Günter Grass (16 ottobre 1927) è uno scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e scultore tedesco, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1999.

Il libro

Il tamburo di latta. Opera d’esordio dell’autore e primo scritto della Trilogia di Danzica. Dal manicomio in cui è rinchiuso, Oskar Matzerath, giovane tedesco fisicamente deforme ma dotato di un’intelligenza superiore e paranoica, rievoca ― suonando il suo tamburo di latta ― tutta sua la vita, della sua famiglia e della Germania del ‘900, storie che si sviluppano parallele ma che s’intrecciano continuamente. Dal giorno del suo terzo compleanno e fino al suo ventunesimo anno d’età, Oskar aveva deciso di non crescere per protestare il suo disprezzo verso il mondo degli adulti e, in particolare, di suo padre Alfred e del suo presunto padre, Jan Bronski. Per farlo, si getta nella botola che porta in cantina, lasciata aperta dal padre, il quale per tutta la vita sarà incolpato di aver provocato questo danno al bambino. Il mondo truce e turpe che lo circonda si riflette nella sua deformità fisica e mentale e nella sua innata capacità distruttiva. Oskar vive la sua vita da bambino suonando il tamburo che porta sempre appeso al collo. Scopre inoltre che la sua voce ha delle capacità “vetricide”. E il suo primo giorno di scuola utilizza questa capacità contro la maestra, chiudendo così per sempre la sua brevissima esperienza scolastica. Incuranti dell’istruzione di Oskar, la madre e i suoi due padri passano il loro tempo a giocare a carte; è Gretchen Scheffler, moglie del pasticcere, ad occuparsi di ciò, facendo leggere ad Oskar Goethe e Rasputin. Il ragazzo però, pur imparando velocemente, continua a fingere un completo analfabetismo. Momento cruciale della vita di Oskar è l’incontro col Maestro Bebra, un nano di 53 anni, il quale aveva anche lui deciso di smettere di crescere in giovanissima età e lavorava per un circo. Intanto però la vita di Oskar scorre “normale”, disturbando col suo tamburo i comizi dei politici nazisti, distruggendo il vetro con la sua voce e tentando i cittadini di Danzica al furto, fracassando di notte le vetrine dei negozi davanti a passanti ignari.

 

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