Come si scrive un noir? Quali sono i tortuosi percorsi per cui uno scrittore arriva a tessere certe trame? Quanto la vita personale di certi scrittori influisce sulla nascita di certi personaggi e di certe storie? Quali sono i meccanismi fondamentali della suspense? Quali sono le abitudini di scrittura più diffuse fra i grandi maestri del genere? A queste e ad altre domande risponderà Luca Crovi, giornalista e scrittore, nel corso dell’incontro che si terrà a Palazzo della Penna il 28 febbraio, ore 21.00. Insieme all’autore, due maestri del noir, i Michael Gregorio (Daniela De Gregorio e Michael Jacob).
Sono tante le domande che pone un libro come “Noir. Istruzioni per l’uso” (Garzanti) di Luca Crovi. Domande alle quali danno risposta alcuni dei maestri incontrastati della letteratura di suspense in questo libro che è uno speciale manuale sia di scrittura che di lettura dove si raccontano personaggi come Agatha Christie, Giorgio Scerbanenco, Patricia Highsmith, Ed McBain, Raymond Chandler, Elmore Leonard, Joe R. Lansdale, Michael Connelly, Michael Crichton, P. D. James, Alica Gimenez Bartlett, Patricia Cornwell, Jo Nesbo, Arthuro Perez Reverte, Jeffery Deaver, Nick Hornby, Don Winslow, James Ellroy. Ci sono vari approcci che si possono applicare per scrivere storie da brivido. C’è chi, come Jeffery Deaver, segue una rigida e precisa scaletta nella quale inserisce almeno ogni sei pagine un colpo di scena capace di far saltare sulla sedia il lettore. C’è chi, come Michael Crichton, sostiene che si possa ogni volta tenere a mente un grande classico e riscriverlo secondo una nuova scansione in modo da ottenere un perfetto e avvincente bestseller. C’è chi, come P.D. James, parte da una precisa osservazione primaria del luogo dove si svolge il crimine. Agatha Christie prediligeva le vasche da bagno e gli alberghi di quart’ordine per mantenere attiva la sua speciale «fabbrica di salsicce» letteraria. Alfred Hitchcock sosteneva di essere un pessimo lettore di libri: in compenso sfruttò il meglio del noir e del teatro a lui contemporaneo per trovare soggetti idonei per i suoi film. Ci sono molteplici regole che possono essere seguite per scrivere noir e ogni scrittore nell’applicarle deve sempre stare attento sia alla sua sensibilità sia a quella dei lettori.
DICONO DI LUI
“Tutti i più grandi maestri del noir internazionali prima che scrittori sono stati avidissimi lettori. E Luca Crovi è stato abilissimo nel farli confessare i loro segreti fra le pagine di ‘Noir. istruzioni per l’uso’”, Michael Gregorio
“Noir. Istruzioni per l’uso’ è un libro da saccheggiare”, Valerio Varesi
Luca Crovi. Critico rock e conduttore radiofonico si è laureato in Filosofia con Specializzazione in Storia Antica presso l’Università Cattolica di Milano. Dopo aver lavorato per le case editrici Camunia e Garzanti è diventato redattore presso la Sergio Bonelli Editore dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Contemporaneamente ha svolto l’attività di critico musicale per “Italia Oggi”, “Il Giornale” e “Max”. Ha debuttato come autore con un racconto dal titolo Bietole al forno uscito nell’antologia Misteri (1992, Camunia), dopodichè si è dedicato allo studio delle origini e degli sviluppi della narrativa poliziesca in Italia pubblicando prima il saggio Delitti di carta nostra. Una storia del giallo italiano (2000, Edizioni Puntozero) e poi l’antologia del brivido L’assassino è il chitarrista, curata assieme il musicista Franz Campi (2001, Edizioni Puntozero). Per Marsilio ha realizzato la monografia Tutti i colori del giallo (2002), libro che si è poi trasformato nel 2003 nella omonima fortunata trasmissione radiofonica di Radiodue insignita nel 2005 del prestigioso Premio Flaiano. Ha pubblicato con Stefano Priarone i saggi Mr. Fantasy. Il mondo segreto di J.R.R. Tolkien (2003, Passigli) e Stephen King. L’Uomo Vestito di Incubi (2004, Aliberti) mentre con Seba Pezzani ha siglato il “rock thriller in salsa olandese” Tuttifrutti (2004, Passigli). Nel corso di ricerche d’archivio, ha ritrovato Il paese senza cielo di Giorgio Scerbanenco, e ne ha curato la riedizione per Aliberti Editore nel 2003, così come assieme allo studioso Claudio Gallo si è occupato del rilancio editoriale di un feuilleton nero come I ladri di cadaveri di Jarro (2003, Aliberti). Ha scritto racconti noir per le antologie La minestra sul cortile (2006, Coniglio), Anime nere (2007, Mondadori) e Uccidere per sport (2008, Todaro) e siglato sceneggiature a fumetti per i volumi I vizi di Pinketts (2003, Edizioni Bd), Arrivederci, amore (2005, Vents D’Ouest), Laggiù nel profondo (2007, Edizioni Bd), e Fantômas – Le nuove avventure (2006, Edizioni BD), misurandosi per l’occasione con personaggi nati dalla fantasia di Andrea G. Pinketts, Massimo Carlotto, Joe R. Lansdale e Marcel Allain e Pierre Souvestre e lavorando con disegnatori come Maurizio Rosenzweig, Andrea Mutti e Angelo Busacchini.