Manuel Vasquez Montalban, La bella di Buenos Aires (Feltrinelli)

A distanza di quasi dieci anni dalla morte di Manuel Vázquez Montalbán, esce in Italia un romanzo inedito della serie di Pepe Carvalho, pubblicato in Spagna nel 1997.
Pepe Carvalho, dopo tanti anni, viene richiamato a Madrid. Questa volta non per risolvere un caso ma per occuparsi degli invitati a una premiazione di gala. A bandire il lauto premio letterario è Làzaro Conesal, pescecane della finanza, re di quella corte dove politica ed economia si intrecciano selvaggiamente. Ma l’imprenditore ha ormai le ore contate e non gli resta che il prestigio culturale per cercare di salvare la propria immagine, gravemente minacciata dal corso della Storia. Non c’è dubbio, Madrid è molto diversa da come Pepe se la ricordava. Resta solo la bella Carmela, un po’ più in carne e ancora più appetibile di un tempo, che lotta con passione per i suoi ideali. Il quadro tratteggiato dalla penna corrosiva di Montalbàn è desolante, e il suo umorismo tanto irresistibile quanto attuale: politici rampanti in attesa di un imminente cambio di governo; scrittori dalla lingua – e forse dalla mano – assassina; tronfi premi Nobel e trepidanti giovani promesse; critici venduti e accademici mummificati, donne risentite e industriali corrotti. Tutti, va da sé, pronti a tradire. Presto farà la sua comparsa un cadavere eccellente: quello dello stesso Làzaro Conesal, avvelenato in circostanze sordide. Mentre balza da un jet privato a una Jaguar, Pepe Carvalho si immerge in queste acque sporche per regalarci la disincantata immagine di una nuova Spagna postmoderna e liberista.

Poeta e romanziere spagnolo. Ha svolto un’intensa attività giornalistica collaborando con diverse testate e in particolare con «El País». Ha raggiunto la fama con la creazione del personaggio-detective di Pepe Carvalho, sorta di ironica versione catalana di Maigret o Marlowe, avventuriero dagli spiccati interessi erotico-gastronomici, protagonista di numerosi romanzi polizieschi: da Io ho ucciso Kennedy (Yo maté a Kennedy, 1972), a La solitudine del manager (La soledad del manager, 1977), a Un delitto per Pepe Carvalho (Los mares del Sur, 1979), a Gli uccelli di Bangkok (Los pájaros de Bangkok, 1983), che ha segnato l’inizio della sua popolarità internazionale. Sono seguiti, tra gli altri, La rosa di Alessandria (La roja de Alejandría, 1984), Le terme (El balneario, 1986), Il centravanti è stato assassinato verso sera (El delantero fue asesinado al atardecer, 1988), Il labirinto greco (El laberinto griego, 1991), Quintetto di Buenos Aires (Quinteto de Buenos Aires, 1997), L’uomo della mia vita (El hombre de mi vida, 2000) e Millennio I. Pepe Carvalho sulla via di Kabul (Milenio Carvalho I. Rumbo a Kabul) e Millennio II. Pepe Carvalho, l’addio (Milenio II. En las antipodas), entrambi postumi (2004).

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