Scegli il libro di marzo

IL LIBRO SCELTO DA VOI E’ L’AMICA GENIALE di ELENA FERRANTE.

Ne parleremo il 26 marzo, ore 21.00 presso il Foyer del Teatro Morlacchi

Elena Ferrante, L’ amica geniale (E/O)
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l’autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell’infanzia e dell’adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

Elena Ferrante è lo pseudonimo di una scrittrice o scrittore di cui si ignora la vera identità. Di lei si sa che sarebbe nata a Napoli, città che avrebbe abbandonato presto per vivere a lungo all’estero. Dal suo primo romanzo, L’amore molesto, è stato tratto l’omonimo film di Mario Martone; dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice.

Enzo Bianchi; Massimo Cacciari, I comandamenti. Ama il prossimo tuo (Il Mulino)
Il libro, scritto a quattro mani da Cacciari e Bianchi, completa la collana della casa editrice il Mulino I Comandamenti. Il progetto si compone di unidici volumi dedicati ai dieci comandamenti e alla raccomandazione di Cristo di amare il prossimo, principio assente nel Decalogo del Sinai ricevuto da Mosè, ma presente nel Levitico e nel Nuovo Testamento. Ama il prossimo tuo si compone di due saggi: il primo è di Enzo Bianchi intitolato Farsi prossimo con Amore e il secondo, scritto da Massimo Cacciari, dal titolo Drammatica della possibilità. Il libro è dedicato al nuovo comandamento, ama il tuo prossimo come te stesso, che umanizza i dieci comandamenti tradizionali e rappresenta il punto di rottura più significativo nei confronti del giudaismo. Gesù con questo insegnamento apre la logica della religione a una dimensione “altra”, rivoluziona la storia dell’uomo e il rapporto con l’Altro fondando quella legge dell’Amore che contraddistingue il suo messaggio. I due autori sottolineano che amare il prossimo, per Gesù, non significa amare e rispettare colui che ci è più vicino e legato da relazioni constatabili (comunanza etnica, consanguineità), ma rappresenta l’amore verso colui che ci è più distante. Prossimità, quindi, è un concetto che si slega dall’affinità per descrive un movimento volontario di avvicinamento all’altro. Per questo l’unidicesimo comandamento risulta estremamente complesso e, nonostante non possa essere smentito, difficilmente viene praticato e rispettato. Ama il prossimo tuo è un libro interessantissimo attraverso cui gli autori si interrogano sulla possibile attuazione di un insegnamento fondamentale della religione cristiana che dovrebbe aiutare l’uomo a oltrepassare la sua solitudine aprendosi all’altro.

Enzo Bianchi è priore della Comunità monastica di Bose, ha insegnato Teologia biblica all’Università di Milano San Raffaele. Collabora con quotidiani tra cui Avvenire, Repubblica, La stampa. Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro Il pane di ieri.

Massimo Cacciari filosofo ed ex sindaco di Venezia insegna Estetica e forme del fare nella Facoltà di Filosofia dell’Università di Milano San Raffaele. In questa collana ha pubblicato nel 2010 Io sono il Signore Dio tuo, scritto con Piero Coda.

Andrea Camilleri; Giancarlo De Cataldo; Carlo Lucarelli, Giudici (Einaudi)
Tre grandi scrittori di oggi mettono al centro della loro osservazione la figura, carica di conflitti e tensioni, di chi ha scelto nella vita di amministrare la giustizia, per conto di tutti noi. E sulla scia di una lunga tradizione letteraria che va da Manzoni a Sciascia, da Dostoevskij a Kafka, i tre grandi autori firmano altrettante «storie di giudici», tre racconti che – in modi diversi – guardano alla vita, al coraggio, alla dedizione e all’incoscienza di chi ha a che fare ogni giorno con i rischi e le responsabilità di questo difficilissimo mestiere.
Ci porta agli albori dell’unità d’Italia Andrea Camilleri con Il giudice Surra, arrivato in Sicilia dal nord, armato soprattutto della sua ingenuità e di un ostinato ottimismo, che riesce a vincere la prima battaglia contro la Fratellanza, che ancora non si chiama mafia ma è la stessa cosa. Con La bambina, Carlo Lucarelli ci racconta invece di un’insospettabile giudice-ragazzina, costretta all’improvviso a vivere in clandestinità mentre a Bologna gli anni Ottanta deflagrano con inaudita violenza.
Giancarlo de Cataldo racconta invece in Il triplo sogno del procuratore la lotta senza fine tra un procuratore e un sindaco agguerrito, emblema del legame malato – e apparentemente incurabile – tra legalità e cattiva politica. Storia, attualità, talento narrativo e una lunga esperienza in materia di crimini, indagini e processi (esperienza letteraria e, nel caso di De Cataldo, anche personale: l’autore è giudice alla Corte d’Assise di Roma) sono gli ingredienti che compongono questi brevi e intensissimi «pezzi d’autore».
Tre voci inconfondibili riunite per la prima volta in un solo libro, insieme per raccontare la giustizia e fotografare il passato e il presente del nostro Paese. Perché, tornando a Sciascia, scrivere di giustizia non è altro che scrivere di libertà, di dignità, di rispetto: del nostro essere uomini e cittadini.

Andrea Camilleri ha scritto piú di sessanta romanzi, tradotti in piú di trenta lingue, ed è certamente lo scrittore italiano piú amato dai lettori. Alterna romanzi storici e civili, come Il birraio di Preston o La presa di Macallè, alle inchieste del commissario Montalbano, da cui è stata tratta una serie televisiva di grande sucesso.

Giancarlo De Cataldo per Einaudi Stile libero ha pubblicato: Teneri assassini (2000); Romanzo criminale (2002 e 2011); Nero come il cuore (2006); Nelle mani giuste (2007); Onora il padre. Quarto comandamento (2008) ; Il padre e lo straniero (2010) e I Traditori (2010). Ha curato le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Suoi racconti compaiono anche nelle antologie The Dark Side (2006) e Omissis (2007). Dopo la fortunata versione cinematografica di Michele Placido, tra il 2008 e il 2009 Sky ha mandato in onda una serie tv ispirata a Romanzo criminale.

Carlo Lucarelli è un affermato scrittore di letteratura noir. Tra i suoi romanzi ricordiamo Almost Blue, Lupo Mannaro, L’Ottava vibrazione, Falange Armata, Il Giorno del Lupo, Un giorno dopo l’altro, Guernica e L’isola dell’angelo caduto pubblicati da Einaudi; la trilogia del commissario De Luca (Carta bianca, L’estate torbida e Via delle Oche) pubblicata da Sellerio; Indagine non autorizzata edito da Hobby & Work e Autosole edito da Rizzoli. Molti suoi racconti sono stati raccolti nell’antologia Il Lato Sinistro del cuore edita da Einaudi. Conduce per la RAI il programma televisivo Blu notte Misteri italiani nel quale ricostruisce la storia dell’Italia attraverso i suoi misteri insoluti. Le puntate di Blu notte sono state pubblicate in DVD dalla De Agostini. Per questo programma televisivo Lucarelli ha ricevuto il “Premio Flaiano” nel 2006.

Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone (Garzanti)

Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c’è nessuno, e l’aria è pervasa dal profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell’inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julián, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Sa bene che le loro mani rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l’unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l’ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non cada nell’oblio. E che il male non rimanga impunito. Un romanzo che ha sorpreso e ha scosso le coscienze, rivelandosi un caso editoriale unico. Uscito in sordina in Spagna, ben presto ha scalato le classifiche vendendo migliaia di copie grazie al passaparola del pubblico. Poi è venuta la consacrazione della critica: la vittoria del Nadal, il premio letterario spagnolo più antico e prestigioso.

Clara Sanchez ha pubblicato alcuni romanzi inediti, ma tradotti in molti altri paesi, e ha vinto il Premio Alfaguara nel 2000 con Últimas noticias del paraíso. Con Il profumo delle foglie di limone, in cima alle classifiche di vendita spagnole per oltre un anno, ha raggiunto la fama mondiale.

Edoardo Nesi,  Storia della mia gente (Bompiani)

PREMIO STREGA 2011. Edoardo Nesi racconta in questo libro, molto bello e ricco di passione, la sua storia personale di imprenditore tessile e quella della provincia di Prato, dapprima regno di piccoli e grandi fabbriche del ramo, poi conquistata dai cinesi, mentre alcune aziende italiane vengono cedute o devono chiudere. Il mondo cerca di convincersi dei vantaggi della globalizzazione, ma intanto Nesi è costretto, insieme al padre e al cugino Alvaro, a cedere il suo lanificio e lo fa con rabbia, ricordando i sacrifici, la testardaggine, la ferma volontà dei suoi antenati di lavorare al meglio delle proprie possibilità, perché la tessitura era stata l’incubatrice dei sogni dei nostri nonni. Il premio Strega è meritatissimo e la scrittura di Nesi è piacevole e chiara. Poche parole per raccontare una vita e poche stringate, essenziali frasi per raccontare l’involuzione economica italiana: il fatto che sia uno scrittore e non un saggista a farlo, rende più semplice per i lettori capire alcuni perché e diventare consapevoli del senso stesso del lavoro.

Edoardo Nesi ha pubblicato con Bompiani Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L’età dell’oro (2004, finalista Premio Strega 2005), Storia della mia gente (2010). Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (Fandango, 2001).

Mario Calabresi, Cosa tiene accese le stelle (Mondadori)

Il libro mette a confronto due diverse epoche della storia d’Italia, il tempo in cui sono vissuti i nostri genitori con il presente, caratterizzato da un sentimento dilagante di sfiducia e di totale mancanza di prospettive. L’autore racconta di come oggi si idealizzi il passato, cogliendone gli aspetti più piacevoli e tralasciando le difficoltà, con un atteggiamento nostalgico che porta ad accentuare il pessimismo che segna i nostri giorni. Il ritornello che imperversa nella società recita il luogo comune del “si stava meglio quando si stava peggio” e i bei tempi passati non torneranno più. In realtà, sostiene l’autore, il problema è che, non trovando un modo per affrontare le sfide del presente, si rispolvera la gloria di un passato in cui, contrariamente a quanto si creda, non tutto era facile e scontato, ma la speranza nel futuro, le ambizioni e la capacità di sognare, hanno reso possibile lo sviluppo e il progresso. E proprio questi sentimenti del passato sono necessari per affrontare il presente, sostituendo il fatalismo, la sfiducia e il nichilismo, con la speranza e con la voglia di credere nel futuro. Per riprendere coraggio e trovare nuovo ossigeno per affrontare la sfida, l’autore compie un viaggio nella memoria, nel vissuto del nostro paese, attraverso le storie di scienziati, imprenditori, artisti e persone comuni, per comprendere che, se ce l’hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi. Il presente, paralizzato dallo sconforto, non deve aver nostalgia del passato, ma prenderne esempio per trovare lo slancio necessario a superare il buio. La fiducia, per tornare a coltivare le proprie passioni, per ritrovare la forza di lottare per il benessere, per ottenere la libertà, passando attraverso la volontà. La strada esiste, e Mario Calabresi, con Cosa tiene accese le stelle, prova a indicarcela.

Mario Calabresi è nato a Milano nel 1970, ha studiato Storia e frequentato la scuola di giornalismo di Milano. Ha lavorato come cronista parlamentare all’agenzia Ansa, poi alla redazione politica di Repubblica e successivamente a quella romana della Stampa. Per il quotidiano torinese ha seguito dagli Stati Uniti gli avvenimenti dell’11 settembre. Tornato a Repubblica nel 2002, attualmente ricopre l’incarico di caporedattore centrale vicario. Ha vinto nel 2002 il premio Angelo Rizzoli di giornalismo e nel 2003 quello intitolato a Carlo Casalegno. Il 18 gennaio 2011 gli è stato assegnato il Premio “È giornalismo”.

 


6 thoughts on “Scegli il libro di marzo

    Error thrown

    Call to undefined function mysql_query()