La città di Perugia ricorda Marco Rufini. Lunedì 16 novembre, ore 21.00 – Sala dei Notari di Palazzo dei Priori

Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro,
ma viene tradotto in una lingua migliore.
(John Donne)

MARCO

Lunedì 16 novembre, ore 21.00
Sala dei Notari – Piazza IV Novembre
Que reste-t-il…? Caro Marco…
La città di Perugia ricorda Marco Rufini 

Lunedì 16 novembre, alle ore 21.00, presso la Sala dei Notari, si terrà una serata in memoria di Marco Rufini, scrittore e giornalista perugino, scomparso lo scorso 11 settembre.
Un viaggio fatto di ricordi, dei racconti delle persone che lo hanno conosciuto e amato, ma soprattutto di parole… le sue parole. L’evento è inserito nel programma di Umbria Libri 2015.

Marco Rufini è stato un avvocato specializzato in tecnica legislativa, poi scrittore. La sua grande passione per il cinema l’ha portato a essere tra i fondatori dell’Umbria Film Festival di Montone. Ha iniziato a scrivere narrativa dopo i quaranta anni e ha pubblicato numerosi romanzi, il primo con Editoriale Umbra, Sotto un cielo lontano (1997). Per le Edizioni e/o sono usciti Il Lago (2003), Braccio da Montone – Vita d’un capitano di ventura (2004) e AFA (2007). Con Minerva Edizioni ha pubblicato i suoi ultimi due romanzi: nel 2013 Quasi Re e nel 2014 Assisi 2060. Di questi libri hanno parlato o scritto fra gli altri Dacia Maraini, Filippo La Porta, Marino Sinibaldi, Stefano Giovanardi, Arnaldo Colasanti, Sergio Pent, Maria Laterza, Alessandro D’Alatri, Giuseppe Piccioni, Barbara Palombelli, Piero Dorfles, Mogol, Alain Elkann e Gigi Marzullo.
Marco è stato un uomo molto attivo e partecipe alla vita cittadina, collaborando a numerosi progetti dell’Amministrazione comunale. Molto intensa la sua partecipazione al coordinamento del Circolo dei lettori di Perugia. Si definiva “Allergico, un pizzico anarchico, agnostico, asociale, apparentemente anaffettivo, attratto dalla femminilità”. La sua “formazione” letteraria gravitava intorno a Gadda, Simenon, Mann, Verga, Faulkner, Guimarães Rosa, Flaubert, Cechov, Mc Carthy, Nabokov e Céline. Amava generi musicali disparati da Puccini a Elvis Costello a Battisti/Mogol, passando per Bill Evans, Mozart e Debussy. I suoi registi cinematografici di riferimento sono stati Orson Welles, De Sica e Stanley Kubrik su tutti.

 Ingresso libero

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *