Mercoledì 1 luglio, alle ore 21.00, a Palazzo della Penna, si discuterà de L’amante di Lady Chatterley di H. D. Lawrence. Mimmo Coletti, giornalista e scrittore, coordinerà l’incontro. Le letture saranno affidate a Costanza Bondi e a Teresa Severini.
Sicuramente è il libro della letteratura inglese del Novecento che ha destato il maggiore scandalo. In un’epoca di pruderie che sarebbe proseguita ben oltre la data di scrittura, tra il 1926 e il ’28, L’amante di Lady Chatterley è stato a lungo tacciato di oscenità per gli incontri intimi tra Connie, moglie dell’invalido sir Clifford, e il guardiacaccia Mellors. Sette, otto situazioni al calor bianco, giudicate riprovevoli, immorali oltre ogni limite. Tant’è che in Inghilterra il libro venne pubblicato solo nel 1960 dopo un processo di grande clamore. Non si era attenuata la morale vittoriana, quella che ricopriva le gambe dei tavoli e che mutati i luoghi e le situazioni avrebbe inciso profondamente anche in Italia (basta rammentare il linguaggio ultra castigato della prima Tv) e dunque il testo di David Herbert Lawrence fu messo all’indice senza esitazioni. A ben vedere sopravvivono pregi di scrittura, di ambientazione, una forma insolitamente moderna, la natura messa a confronto con la dura realtà mineraria delle Midlands, di introspezione psicologica. E’ un romanzo dell’assenza, della solitudine che termina con un esile filo di speranza e il terrore del vuoto esistenziale. Diventa stimolante e curioso riprendere queste pagine e proiettarle nella realtà odierna: le ondate di piacere nulla hanno da spartire con taluni brani contemporanei. Eppure… Lawrence è ritenuto l’autentico ponte tra la letteratura dell’800 e del nuovo secolo. Tra i suoi libri più celebrati e ancor oggi letti (cosa che non accade per la maggioranza dei suoi contemporanei) Figli ed amanti del 1913 e Il serpente piumato del ’26. Muore nel 1930 a 45 anni.
Mimmo Coletti
INGRESSO LIBERO
Palazzo della Penna
Via Podiani, 11 – Perugia