Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore

Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore

Composto tra il 1938 e il 1941, il romanzo si svolge in una terra di fantasia, a mezzo tra la Brianza e il Sudamerica, dove don Gonzalo Pirobutirro d’Eltino ha una casa di campagna, lasciatagli dal padre. Vive con lei litigandoci continuamente e in modo crudele. Il contorto affetto per la madre, l’odio per la casa (scomoda e pericolosamente isolata), la ripugnanza per i rozzi contadini e i trafficanti girovaghi, la diffidenza per l’Istituto di Sorveglianza Notturna (allegoria del fascismo) sono rappresentati in stile espressionistico, come manifestazioni di disadattamento affettivo, sociale, politico, che assumono aspetti di angoscia metafisica. Quando la madre viene assassinata (forse dall’Istituto di Sorveglianza) don Gonzalo cade preda di un enorme senso di colpa, quasi fosse fui ad averla assassinata.

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