La scrittrice nel romanzo, racconta, da un Natale all’altro, la vita di una famiglia americana durante la guerra di secessione.
Dopo aver descritto la gioia delle quattro sorelle, Jo, Meg, Beth e Amy, in una mattinata natalizia davanti ai regali, la scrittrice sposta la sua attenzione sulla figura di una povera donna, loro vicina di casa, che ha avuto un bambino. La madre delle ragazze si reca a trovarla e, impietosita dalle condizioni in cui versa la donna e dei suoi sei figli, chiede alle ragazze di cedere la loro colazione come regalo di Natale. La donna le chiamerà angeli e le ragazze si sentiranno felici: “Fu una colazione veramente allegra, sebbene a loro non ne toccasse un solo boccone, e quando se ne andarono, lasciando il conforto dietro di loro, credo che in tutta la città non ci fossero bambine affamate, che avevano ceduto la loro succulenta colazione natalizia per accontentarsi di pane e latte”.
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