Benvenuti “Al paradiso delle signore” di Émile Zola. Vi aspettiamo martedì 9 febbraio, alle ore 18.00

Voglio fare di Al paradiso delle signore il poema dell’attività moderna.
In una parola, andare con il secolo, esprimere il secolo
che è un secolo di azione e conquista.

Émile Zola

Al Paradiso delle Signore (Au bonheur des dames) è l’undicesimo libro dello scrittore francese Émile Zola appartenente al ciclo dei Rougon-Macquart, Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero, un ciclo di venti romanzi pubblicati tra il 1871 e il 1893. Ne parleremo martedì 9 febbraio, alle ore 18.00, presso Palazzo della Penna, insieme a Carla Caporali. Le letture saranno affidate a Iwan Manzoni, Margherita Belia, Luigi Mameli.

“Il paradiso delle signore” è un grande magazzino della Parigi fin-desiècle che fagocita una clientela smaniosa ed entusiasta. Ammiccanti vetrine e rutilanti cartelloni pubblicitari spiccano in questo tempio del nuovo commercio in cui si celebra la scalata nel mondo degli affari di Octave Mouret, commesso intraprendente e spregiudicato, e di Denise, tenace orfana di provincia, che tra i reparti colmi di merci troveranno l’amore e il riscatto sociale. Al Paradiso delle Signore fa parte della saga dei Rougon-Macquart, ma si differenzia dagli altri romanzi per l’inedito ottimismo con cui Zola guarda alla moderna società industriale, esaltandone fiducia nel progresso, attaccamento al lavoro e gusto per la sfida.

Émile Zola (1840 – 1902) resta presto orfano e trascorre l’infanzia in povertà. Trova lavoro presso la casa editrice Hachette, fa il giornalista, nel 1898 prende posizione a favore di Dreyfus e lancia il suo J’accuse, che gli costa la condanna a un anno di carcere. Nel corso del tempo osserva la società francese con un’accuratezza impressionante. I suoi romanzi (La bestia umana, Germinal, Al paradiso delle signore) sono radiografie della società nelle quali il metodo sperimentale delle scienze viene trasferito in letteratura. Muore soffocato dalle esalazioni di una stufa. Le sue spoglie sono conservate al Pantheon.

Ingresso libero

Palazzo della Penna
Via Podiani, 11
Perugia

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