Scegli il libro di febbraio

IL LIBRO SCELTO DA VOI E’ 1Q84 di HARUKI MURAKAMI.

Ne parleremo il 28 febbraio, ore 21.00 presso il Foyer del Teatro Morlacchi

22/11/63

“Se fosse possibile cambiare la storia, tu lo faresti?” Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle: impedire l’assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un’anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l’amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.

Stephen King visionario e acclamato genio della letteratura internazionale, vive e lavora nel Maine. Le sue storie da incubo sono clamorosi bestseller che hanno venduto 350 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nel 2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana e nel 2007 l’associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award. Le sue opere sono tutte pubblicate in Italia da Sperling & Kupfer.

 

1Q84

Tutto succede nell’arco di nove mesi. Tre stagioni divise in tre libri da ventiquattro capitoli ciascuno di un 1984 che non è esattamente quello registrato dalla storia – e infatti il titolo è 1Q84, in giapponese il numero 9 si pronuncia «ku» come la lettera Q, ma «ku» significa anche «dolore» – e in un Giappone nel quale sembra, progressivamente, esserci qualcosa di sempre più fuori fase. Aomame è spietata e fragile. È un killer che in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà. Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dare vita a un mondo così personale, onirico e malinconico.

Murakami Haruki è autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger. Con La fine del mondoe Il paese delle meraviglie, Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Einaudi ha pubblicato Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground , Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood (Tokyo Blues), L’uccello che girava le Viti del Mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L’elefante scomparso e altri racconti, L’arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata.

 

La donna a una dimensione

A metà strada tra pamphlet e testo teorico, questo libro è la critica della china assunta dal femminismo negli ultimi anni. Com’è possibile che il femminismo sia diventato un discorso egemonico perfettamente integrato alle esigenze del mercato? Come se ne sono impadroniti i vecchi nemici? L’autrice analizza in modo lucido e vivace i principali punti di applicazione del femminismo come cavallo di Troia del neoliberismo: il consumo, la guerra, il rapporto a sé e il mercato del lavoro. Dopo la donna-oggetto, ecco la donna-merce. In un’epoca che si pretende post-femminista le donne si trovano così rinchiuse in una nuova forma di servitù. Prendendo esempi dal cinema, dalla filosofia, dall’attualità, dalla politica, dalla pornografia e dalle lotte delle donne di ieri e di oggi, questo libro mostra che l’unidimensionalità non è per le donne necessariamente un destino, e che la battaglia femminista sta davanti a noi e non dietro di noi.

Nina Power è una filosofa, giornalista e scrittrice britannica. Collabora con il quotidiano «The Guardian» ed è autrice di numerosi articoli e interviste ad alcuni dei filosofi più importanti degli ultimi anni.

 

Non tutti i bastardi sono di Vienna

Villa Spada, a un tiro di voce dal Piave, nei giorni della disfatta di Caporetto diventa dimora del comando austriaco e teatro di un dramma romantico e patriottico disteso su un fondo nascosto di miserie. Un apologo malinconico sull’illusione degli eroi. Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate dal senso, anch’esso antico, di reticenza e onore. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l’andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori dell’età; la giovane Giulia, procace e un po’ folle, con la sua chioma fiammeggiante. La storia inizia con l’insediamento nella grande casa del comando militare nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o misero dall’impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria. E resta un senso di basso orizzonte, una claustrofobia, che persiste ironicamente nel contrasto con lo spazio immenso delle operazioni di guerra.

Andrea Molesini è nato e vive a Venezia. Ha curato e tradotto opere di poeti americani: Ezra Pound, Charles Simic, Derek Walcott. Ha scritto storie per ragazzi tradotte in varie lingue. Non tutti i bastardi sono di Vienna è il suo primo romanzo.

 

Le prime luci del mattino

Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello: “Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità”. Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l’università, l’uomo da sposare… perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare. “Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.”

Fabio Volo è voce del programma di Radio Deejay “Il Volo del mattino”, è stato uno dei presentatori del programma televisivo “Le Iene”, e ha condotto ‘Ca’ Volo’ su MTV. Ha scritto Esco a fare due passi (Mondadori 2001), È una vita che ti aspetto (Mondadori 2003), Un posto nel mondo (Mondadori 2006) e Il giorno in più (Mondadori 2007). Nel 2002 ha condotto programma ‘Il Volo di notte’ su La7, e ha interpretato il suo primo film, Casomai.

 

Il Museo immaginato

Un libro-compendio della storia dell’arte molto personale e costruito come un vero (ma immaginato) Museo: una villa neoclassica divisa in molte stanze con l’idea di una collocazione perfetta dell’arte che mette in relazione – un po’ come nel Museo immaginario di Malraux – arte contemporanea ed eredità artistica, perché ogni epoca filtra il patrimonio del passato mettendone in luce quell’aspetto che gli servirà per giustificare il presente. Ogni opera, da Roma antica all’arte moderna, ha uno spazio e un perché. Un libro che piacerà agli appassionati, ma anche a chi si avvicina solo saltuariamente all’arte. Un libro che potrebbe scatenare critiche all’autore per non aver inserito questa o quell’opera o per averne incluse altre, ma che non presentandosi come un’antologia, una vera storia dell’arte, ma un libro assolutamente personale, stronca sul nascere ogni contestazione. Prendere o lasciare, accettare la sua visione e partire da quella.

Philippe Daverio è nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, e vive a Milano. Professore ordinario alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo e incaricato al Politecnico e allo IULM di Milano, è direttore della rivista “Art e Dossier”. È autore e conduttore in tv di Passepartout e di Emporio Daverio.

 

 

 

12 thoughts on “Scegli il libro di febbraio

    Error thrown

    Call to undefined function mysql_query()