Scegli il libro di gennaio

IL LIBRO SCELTO DA VOI E’ LIBERTA’ di JONATHAN FRANZEN

ne parleremo martedì 24 gennaio, ore 21.00 presso il Foyer del Teatro Morlacchi Conversazione con pasticcini su Libertà di Jonathan Franzen

La seconda mezzanotte

2092. Venezia – ricostruita da una multinazionale di Pechino dopo una terribile onda alluvionale – è la perversa Las Vegas della decadenza europea. In un clima africano, una folla di nuovi ricchi vi accorre per concedersi ogni vizio e, soprattutto, per assistere alle lotte tra gladiatori. Mentre le Nazioni si dissolvono, il carnevale si avvicina e i padroni cinesi preparano lussi sfrenati e spettacoli crudeli. Intanto, gli ultimi veneziani vivono confinati in un ghetto, piegati e derelitti. Eppure, perfino in questo parco giochi orwelliano, ci sono due uomini in rivolta che si levano contro l’orgia del potere.

Antonio Scurati (Napoli 1969) è ricercatore alla IULM di Milano e coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Editorialista della “Stampa”, ha scritto i saggi Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale, Televisioni di guerra, La letteratura dell’inesperienza, Gli anni che non stiamo vivendo e i romanzi  Il rumore sordo della battaglia, Il sopravvissutoUna storia romantica, Il Bambino che sognava la fine del mondo.

Libertà

Walter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell’America come terra di libertà “dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale”. Avevano dimenticato però che “niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali”.

Jonathan Franzen vive a New York. Oltre a Le correzioni ha scritto i romanzi La ventisettesima città e Forte movimento . Pubblica regolarmente racconti e saggi su «The New Yorker» e su «Harper’s». Nel 2003 Einaudi ha pubblicato la raccolta di saggi Come stare soli, nel 2006 il memoir Zona disagio.

Il contagio

“Il giorno in cui finiranno i nostri risparmi, quando noi genitori europei non ci saremo più e scompariranno stipendi e pensioni, che differenza ci sarà tra gli emigrati africani e i nostri figli?”. Riprendiamoci la politica, l’economia, un lavoro, una vita dignitosa: è questo il grido che si leva unanime dalle sponde del Mediterraneo. Monta la consapevolezza che la crisi che oggi minaccia di annientarci viene da lontano, erede di una lunga serie di catastrofi ormai troppo numerose per essere casuali. Dalla primavera araba arriva una nuova ventata di protesta e di impegno. La rivoluzione sta dilagando in Europa, nella Spagna degli Indignados, in Grecia, in Italia. I protagonisti sono soprattutto i giovani, quelli a cui la politica ha riservato precariato, disoccupazione e lo spettro di una nuova povertà.

Loretta Napoleoni vive da trent’anni tra Londra e gli Stati Uniti occupandosi di terrorismo ed economia. È consulente del think tank Fundaciones Ideas e fa parte del Comitato Scientifico di OXFAM ITALIA. Insegna economia alla Judge Business School di Cambridge. I suoi libri sono stati tradotti in 18 lingue.

Diario di un senza fissa dimora

Negli ultimi anni, è comparsa una nuova categoria di persone: hanno un lavoro, ma non guadagnano abbastanza per pagare un affitto e dunque sono spinte per strada. Vivono dove possono, vagano da un luogo all’altro, qualcuno magari decide di dormire in automobile, sia pure una Mercedes. Il grande etnologo Marc Augé, che rivela qui anche un brillante talento letterario, immagina la vita di uno di questi vagabondi di lusso e descrive in forma di diario i drammatici effetti indotti dalla perdita di punti fermi nello spazio e nel tempo. Inventando un genere, l’etnofiction, l’autore utilizza la forma del racconto per illuminare una realtà sociale: il suo protagonista, un amabile funzionario di medio livello, potrebbe non essere diverso da tanti di noi…

Marc Augè ha effettuato numerose missioni in Africa culminate con la pubblicazione dei suoi primi tre saggi. Dopo la metà degli anni Ottanta, ha diversificato i suoi campi di osservazione, effettuando numerosi soggiorni in America Latina. È stato direttore della École des hautes études en sciences sociales a Parigi ed è stato direttore fino al 1970 dell’Ufficio della ricerca scientifica e tecnica d’oltremare.

La mia anima è ovunque tu sia

Alba, 1945. La Curia e i partigiani si spartiscono il tesoro della IV Armata. Il vescovo affida la sua parte a Tibaldi. Il capo dei partigiani Moresco tiene la propria per sé, tradendo l’amicizia del compagno e la memoria della donna che entrambi hanno amato. Alba, 2011. In un bosco viene ritrovato il cadavere di Moresco, divenuto industriale del vino. Sul caso, indaga Sylvie, detective ingaggiata da Tibaldi. Alba, 1963. Uno scrittore cerca di ricostruire la storia del tesoro, della guerra partigiana, di un amore perduto. E intuisce i fili di una vicenda destinata molti anni dopo a finire in un delitto, tra comunisti, sacerdoti, fascisti, mogli tradite e traditrici, passioni romantiche e sadiche.

Aldo Cazzullo Giornalista italiano, dopo quindici anni a “La Stampa” è inviato speciale del “Corriere della Sera”. Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell’11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi. Tra i suoi libri ricordiamo Ragazzi di via Po, I ragazzi che volevano fare la rivoluzione,  Il caso Sofri, I grandi vecchiOutlet Italia, L’Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali, Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia.

 

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