Si riparte! Incontriamo Bruno Arpaia e Giovanni Fasanella. Martedì 28 luglio, Biblioteca San Matteo degli Armeni

Il Circolo dei lettori riparte martedì 28 luglio, alle ore 18.00, con un inedito appuntamento che avrà come protagonisti Bruno Arpaia, scrittore e traduttore, e Giovanni Fasanella, giornalista e saggista. L’incontro, dal titolo “I misteri d’Italia. Tra letteratura e storia” che si terrà nel giardino della Biblioteca San Matteo degli Armeni, verrà moderato da Alessandro Campi e verterà sulle recenti pubblicazioni dei due autori: “Il fantasma dei fatti”, di Bruno Arpaia (Guanda Editore, 2020) e “Le menti del doppio stato” di Giovanni Fasanella (Casa Editrice Chiarelettere, 2020).
L’ingresso, gratuito, è consentito su prenotazione fino a esaurimento posti scrivendo a bibliotecasanmatteo@comune.perugia.it.
L’evento si terrà nel giardino della biblioteca che ha una capienza di 50 posti, nel rispetto delle misure di prevenzione Covid 19.

Bruno Arpaia, Il fantasma dei fatti
«Vi hanno mandato loro?» chiede Tom il Greco ai due sconosciuti che bussano alla porta della sua casa di vacanza in Québec. «Loro» sono gli uomini della Cia, l’Agenzia che Thomas Karamessines, detto il Greco, ha servito per tutta la vita. C’era proprio lui, infatti, a capo della stazione di Roma quando, tra il 1961 e il 1963, con la morte di Mario Tchou, l’attentato a Enrico Mattei, le incriminazioni e le condanne di Felice Ippolito e di Domenico Marotta, l’Italia perdeva di colpo ogni competitività in campo scientifico, politico ed energetico, avviandosi verso il declino attuale. Una semplice coincidenza? O dietro quel punto di svolta così drammatico per il nostro paese si nascondeva la longa manus della Cia e di Tom il Greco? Dopo l’Italia, una lunga carriera avrebbe portato Karamessines a giocare un ruolo anche nei misteri più bui della politica internazionale, dall’assassinio di Kennedy alla cattura di Che Guevara e al golpe in Cile. Ci sono, però, intrighi e segreti di stato che nemmeno gli uomini più scaltri riescono a tenere sotto controllo. Segreti che, in ore estreme, quando quei due sconosciuti bussano alla sua porta, non ha più senso nascondere. A partire da questa figura sfuggente, l’ossessione di un protagonista che ha lo stesso nome dell’autore si trasforma in una lunga indagine, e in un romanzo che intreccia i «fatti» con le zone oscure degli eventi, illuminate dall’immaginazione. Perché, come sostiene Sciascia, non sono tanto i fatti quanto «i fantasmi dei fatti» a costituire la vera materia della letteratura.
Bruno Arpaia è nato nel 1957 a Ottaviano, in provincia di Napoli. Romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latino americana, per Guanda ha pubblicato: Tempo perso (Premio Hammett Italia 1997), L’angelo della storia (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Cento libri – Un autore per l’Europa 2001), Il passato davanti a noi (Premio Napoli e Premio Letterario Giovanni Comisso 2006), Per una sinistra reazionaria, L’energia del vuoto (finalista al Premio Strega 2011 e vincitore del Premio Merck Serono), La cultura si mangia!, con Pietro Greco, L’avventura di scrivere romanzi, con Javier Cercas, Prima della battaglia, Qualcosa, là fuori, oltre a una conversazione con Luis Sepúlveda, Raccontare, resistere. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.

Giovanni Fasanella, Le menti del doppio stato. Dagli archivi angloamericani e del Servizio segreto del Pci il perché degli anni di piombo.
Basata su anni di ricerche negli archivi britannici, americani, italiani, compresi quelli del vecchio Pci, “Le menti del doppio Stato” è un’inchiesta giornalistica che evidenzia le attività nell’ombra delle varie agenzie di spionaggio (ufficiali e non) operanti in Italia già prima della fine della Seconda guerra mondiale: dal mancato attentato al governo Bonomi a quelli falliti contro De Gasperi e Togliatti, dalle “operazioni sporche” di vari Servizi clandestini, che hanno destabilizzato il nostro paese facendolo precipitare sull’orlo della guerra civile negli anni da piazza Fontana all’assassinio di Aldo Moro, fino al terrorismo mafioso dei primi anni Novanta. Ecco perché, come suggeriscono gli autori nella loro Nota iniziale, la magistratura non ha mai potuto aggredire il livello più alto delle complicità, dei mandanti e delle regie occulte, che pure si intravedevano dietro le verità accertate.
Giovanni Fasanella è giornalista, sceneggiatore, documentarista e scrittore. Inizia la sua carriera nel giornalismo lavorando a «L’Unità», dove negli anni di piombo, a Torino, si occupa di terrorismo. Si sposterà poi nella redazione romana in cui, a metà anni Ottanta, sarà resocontista parlamentare e notista politico. Si occuperà di politica anche dal 1988, quando passerà a «Panorama». Da qualche anno, Fasanella ha lasciato la carriera di giornalista per dedicarsi esclusivamente a libri e sceneggiature. A questo proposito, ricordiamo che il film Il sorteggio (con Beppe Fiorello e Giorgio Faletti, andato in onda su RAIUNO nel 2010) ha utilizzato una sceneggiatura originale di Fasanella, scritta nel 1996 e vincitrice del Premio Solinas. Inoltre, per Chiarelettere è autore, con Gianfranco Pannone, del DVD+libro Il sol dell’avvenire (2009). Tra i suoi numerosi scritti, tutti vertenti sulla “storia invisibile italiana”, ricordiamo Segreto di Stato. La verità da Intrigo internazionale (con Rosario Priore, Chiarelettere 2010), Intrighi d’Italia (con Antonella Grippo, Sperling&Kupfer 2012), Viaggio in treno con suspense (con Andrea Camilleri, Raffaele La Capria, Stefano Malatesta, Dacia Maraini, Dante Matelli, Vieri Razzini e Sandro Viola, Neri Pozza 2012), Il fronte segreto dell’Intelligence (con Antonella Grippo, Sperling&Kupfer 2014).

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