H. P. Lovecraft è il protagonista della discussione di marzo. Aperte le votazioni

Apriamo le votazioni per la prossima discussione sul libro del mese, interamente dedicata allo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft. La versatilità, la complessità e la bellezza delle suggestioni create da Lovecraft sono fonte inesauribile di ispirazione per i maggiori autori letterari, di cinema e di musica, e per ogni forma intrattenimento, dai giochi di ruolo a quelli da tavolo ai videogiochi.

La "weird fiction" di H. P. Lovecraft

  • Le montagne della follia  (25%)
  • L'orrore di Dunwich  (21%)
  • Il richiamo di Cthulhu  (20%)
  • La maschera di Innsmouth (13%)
  • Il caso di Charles Dexter Ward (13%)
  • Il colore venuto dallo spazio  (9%)
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Il colore venuto dallo spazio 
The Colour Out of Space, 1927
“Un’amena vallata del New England, un onesto agricoltore orgoglioso della sua famiglia e della sua terra, una vita di duro lavoro, certo, ma anche di quieta serenità. Una sorta di agreste Giardino dell’Eden dal quale il Purgatorio caotico, frenetico e venefico della Rivoluzione Industriale appare addirittura più remoto della faccia oscura della Luna. Prospettiva mortalmente sbagliata. In questo prodigioso apologo dell’ignoto, la minaccia, il nemico, il mostro arriva da molto, molto più lontano della faccia oscura della Luna. Arriva, ancora una volta, da quegli ‘ignoti golfi di tenebra dove le cose non sono come qui’. E l’assalto che l’entità senza volto e senza forma sferra contro la natura che circonda l’uomo e contro la natura stessa dell’uomo assume tutte le configurazioni di un arcano e inconcepibile Inferno”.

Il richiamo di Cthulhu 
The Call of Cthulhu, 1928
In questo racconto, forse tra i più conosciuti dell’autore, il “terrore extra-terrestre” si fonde con il tradizionale “soprannaturalismo” della fantascienza. Qui i “Miti Occulti” prendono forma, le paure dilagano libere sulla terra portando follia e disperazione tra gli uomini. Con estrema minuzia di dettagli e con una qualità comunicativa unica, H.P. Lovecraft incanta i suoi lettori portandoli in una dimensione antica e maledetta.
“La Cosa che aveva ispirato gli idoli, quella progenie verde e nauseabonda delle stelle, si era destato per reclamare ciò che era suo. Le stelle erano tornate nelle giuste configurazioni, e quello che un Culto millenario non era riuscito a fare di proposito, un gruppo di marinai innocenti l’aveva fatto per caso.
Il Grande Cthulhu era di nuovo libero, ed esultava per la gioia”.

L’orrore di Dunwich 
The Dunwich Horror, 1929
Sulla cupa collina battuta dai venti e dai fulmini degli uragani, si erge la scura casa dei Whateley, dal cui interno si sentono provenire suoni innominabili, sintomatici di misteriose presenze. Quando finalmente gli uomini dei dintorni si decidono ad attaccare la casa per porre termine alle uccisioni di uomini e di animali che si verificano in tutta la zona, scoprono un essere a metà tra un uomo e un mostro alieno
E’ la storia di Wilbur Whateley, figlio di una madre albina e deforme e di un padre sconosciuto, e degli starni accadimenti che circondano la sua nascita e il suo precoce sviluppo. Wilburn cresce con un ritmo non normale, raggiungendo l’età adulta in circa dieci anni – mentre oltretutto viene indottrinato nei rituali di magia nera dal nonno.

Le montagne della follia 
At the Mountains of Madness, 1936
È considerato il romanzo più avventuroso di Lovecraft, quello dove il genere dell’orrore trova nella dimensione psicologica il luogo da pervadere con un senso di inquietudine sottile e contagioso. Ambientato in Antartide, racconta le gesta di una spedizione scientifica alle prese con reperti vecchi di milioni di anni; vestigia di un’antichissima civiltà, scomparsa da millenni, custodite da esseri che, giunti sulla Terra dalle profondità del Cosmo, sono tornati alla vita dopo un lungo periodo di ibernazione. Nel sottosuolo antartico, i protagonisti della vicenda vivranno una serie di avventure da incubo, che li spingeranno sull’orlo della pazzia. Lovecraft, mettendo in scena la sua originale visione del Cosmo, tesse una trama avvincente, catapultando il lettore in un mondo visionario e fantastico dominato dalla paura e dall’orrore.

La maschera di Innsmouth
The shadow over Innsmouth, 1936
Misteriosa località all’apparenza abbandonata, centro di oscuri rituali esoterici, la cittadina portuale di Innsmouth, New England, sembra ormai scomparsa dalle mappe. Un giovane viaggiatore ci finisce per caso e mentre cerca informazioni sulla storia locale, gli capita di ascoltare il lungo e delirante racconto di un vecchio marinaio ubriaco, Zadok Allen, che gli narra di demoniache creature degli abissi arrivate da mari lontani.
“La maschera di Innsmouth” è un romanzo breve su una strana ibrida razza umana di creature che sembrano un incrocio tra pesci e rane. E’ considerato uno dei migliori racconti del terrore di Lovecraft e riprende un suo incubo ricorrente, ovvero la metamorfosi dalla forma umana.

Il caso di Charles Dexter Ward
The Case of Charles Dexter Ward
, scritto nel 1927 ma pubblicato nel 1941
Chi è Charles Dexter Ward? Lo studioso mite e un po’ schivo conosciuto da tutti è cambiato in maniera sostanziale: rimane sempre chiuso in casa sua e i contatti con i familiari e gli altri sono ridotti al minimo, e perlopiù tenuti da un individuo repellente ed equivoco. Risa diaboliche, litanie sconosciute, odori mefitici e voci d’oltretomba si sentono provenire dal laboratorio che Dexter Ward tiene gelosamente chiuso. Solo alla fine il Dr. Willett, un amico di Ward, riuscirà a venire a capo di un mistero orripilante che affonda le sue radici negli spazi cosmici… In questo romanzo abbiamo la prima apparizione di Yog-Sothoth, «L’Uno in Tutto e il Tutto In Uno», che rivestirà un ruolo fondamentale nel Ciclo di Cthulhu.

 

 

 

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