Venerdì 31 marzo il giornalista Gianni Oliva sarà a Palazzo della Penna

Gianni Oliva, docente di Storia delle istituzioni militari alla Scuola di applicazione d’arma di Torino e prolifico autore di saggi dedicati alla Storia d’Italia, il 31 marzo sarà ospite del Comune di Perugia e del Comitato 10 Febbraio per la presentazione di L’Alibi della Resistenza – come abbiamo vinto la Seconda Guerra Mondiale  (Mondadori editore).
Un’opera importante – commenta Marco Petrelli, C10F – perché analizza il processo di ricostruzione della memoria collettiva dopo il 1945, processo che cerca di restituire agli Italiani l’idea di essere un popolo che, impegnato nella lotta di Liberazione, ha avuto un ruolo importante nelle vicende belliche che hanno interessato la Penisola dal 1943 al 1945. Considerazioni elaborate, in realtà, in vista del Trattato di Pace che, comunque, ha considerato l’Italia alla stregua delle nazioni sconfitte. Valutazioni fondate sull’opportunismo, dunque? Sarà l’Autore a spiegarlo…”
Inserito nel contesto delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, promosso dal Comune di Perugia quale importante appuntamento di approfondimento culturale, l’incontro si terrà alle ore 18.00, a Palazzo della Penna (Via Podiani, 11). Oltre al professor Gianni Oliva, interverranno l’Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia, Teresa Severini, il Presidente del Consiglio Comunale, Leonardo Varasano, l’avvocato Raffaella Rinaldi e il giornalista Marco Petrelli.

Gianni Oliva è uno storico e giornalista italiano. Studioso del Novecento, da anni si occupa degli aspetti meno indagati della storia nazionale, in particolare dei nodi irrisolti del 1943-48. Con Mondadori ha pubblicato, fra gli altri, “La resa dei conti” (1999), “Foibe” (2002), “Le tre Italie del 1943” (2004), “Profughi” (2005), “Si ammazza troppo poco” (2006), “L’ombra nera” (2007), “Soldati e ufficiali” (2009), “Esuli” (2011), “L’Italia del silenzio” (2013), “Un regno che è stato grande” (2013). Alle vicende della dinastia sabauda ha invece dedicato “I Savoia” (1998) e “Duchi d’Aosta” (2003).

 

Ingresso libero

 

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