Louis-Ferdinand Céline. Profeta dell’Apocalisse. Incontro con Andrea Lombardi (5 aprile, ore 18.00)

Martedì 5 aprile, alle ore 18.00, presso Palazzo della Penna, si terrà l’incontro Louis-Ferdinand Céline. Profeta dell’Apocalisse, interamente dedicato allo scrittore e medico francese, autore fra gli altri, del romanzo Viaggio al termine della notte.
A parlarne sarà Andrea Lombardi, appassionato céliniano, che dal 2007 cura il primo blog italiano dedicato a Louis-Ferdinand Céline, aggiornandolo costantemente di attualità editoriali e traduzioni di inediti. Tra i libri céliniani da lui curati, ricordiamo La morte di Céline di Dominique de Roux, Roma 2015, Céline ci scrive – Le lettere di Céline alla stampa collaborazionista francese, 1940-1944, Roma 2011, e Louis-Ferdinand Céline in foto – Immagini, ricordi, interviste e saggi, Genova 2009. Di prossima uscita, per i tipi di Settimo Sigillo, Roma, Louis-Ferdinand Céline – Saggi, interviste, ricordi e lettere, con decine di scritti di e su Céline inediti in italiano.

Louis-Ferdinand Céline (Courbevoie, Seine, 1894 – Meudon 1961). Louis-Ferdinand Destouches, figlio di Fernand Destouches, un modesto impiegato, e di Marguerite Guillou, merciaia, trascorre quasi tutta la sua infanzia a Parigi, ove conseguita la licenza elementare esercita per vivere modesti impieghi, preparando privatamente il baccalauréat, che consegue nel 1917. Nel 1912 si arruola volontario e nel 1914, nelle Fiandre, riporta una grave ferita alla testa che gli provoca un’invalidità permanente. Viene inviato nel 1916 in Camerun nei servizi di occupazione delle antiche colonie tedesche e nel 1917 a Londra nei servizi logistici. Rientrato in Francia nel 1918, s’iscrive alla facoltà di medicina di Rennes, sposa la figlia del direttore della facoltà, da cui si separerà pochi anni dopo, e si laurea nel 1924. Dal 1924 al 1928 lavora per la Società delle Nazioni che lo invia a Ginevra, a Liverpool, poi di nuovo in Africa, negli Stati Uniti, in Canada e a Cuba. Rientrato in patria nel 1928, si stabilisce nei quartieri più poveri della periferia di Parigi, ove esercita quasi gratuitamente la professione di medico, lavorando contemporaneamente al suo primo romanzo Viaggio al termine della notte (1932), che pubblica sotto lo pseudonimo di Céline. Nel 1936 scrive Morte a credito, il romanzo sulla sua infanzia, che lo consacra definitivamente scrittore rabbioso e nichilista. Nel 1937 redige Mea culpa, un’invettiva contro la Russia sovietica e lavora a Bagatelle per un massacro, libello che assieme a La scuola dei cadaveri gli costerà pesanti accuse di antisemitismo. Durante la seconda guerra mondiale, considerato traditore e collaboratore dei nazisti, e condannato a morte dalla Resistenza, è costretto a riparare in Danimarca, dove rimane fino al 1951, scontando nel frattempo quattordici mesi di carcere. Rientrato in Francia nel 1952 al seguito di Pétain, Céline si stabilisce con la moglie Lucette a Meudon, dove rimarrà sino al termine della sua vita. Muore nel 1961, senza ricevere alcun riconoscimento da parte della critica, che ne riscopre le opere solo alcuni anni dopo la scomparsa. Oltre alle opere già citate, si ricordano: Pantomima per un’altra volta (1952), Normance (1954), Colloqui col professor Y (1955) e la «trilogia tedesca» (Da un castello all’altro, 1957; Nord, 1960; Rigodon, 1968).

Ingresso libero

Palazzo della Penna
Via Podiani, 11
Perugia

 

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