Presentazione di “Controluce. Alberto Burri. Una vita d’artista” di Alessandra Oddi Baglioni (Mercoledì 2 dicembre, ore 18.00)

In occasione della fine del restauro de Il Grande Nero di Alberto Burri, l’opera scultorea del 1980 donata al Comune di Perugia e attualmente esposta presso la Rocca Paolina, e delle celebrazioni per il centenario della sua nascitasi terrà a Palazzo della Penna (mercoledì 2 dicembre, alle ore 18.00) la presentazione del libro di Alessandra Oddi Baglioni, Controluce. Alberto Burri. Una vita d’artista (Donzelli Editore). Interverranno Teresa Severini, Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia, Marina Marinelli, storica dell’arte, e Gustavo Cuccini, Presidente Nazionale dell’Università delle Tre Età.

Se c’è un artista contemporaneo italiano celebrato in tutto il mondo, questi è senz’altro Alberto Burri. Dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York, dalla Tate Gallery di Londra alla Biennale di Venezia, passando per Chicago, Los Angeles, Lisbona, Madrid, non c’è grande museo del mondo che non gli abbia dedicato spazi e antologiche di prestigio internazionale. I suoi cretti – le gigantesche opere in terre e vinavil – campeggiano da Gibellina a Los Angeles, e i suoi cellotex sono ormai voci essenziali del lessico dell’arte contemporanea. Quello che però meno si conosce è il Burri privato, il burbero medico umbro che, partito per la guerra in Africa, si ritrova catapultato in un campo di prigionia nel deserto del Texas e che, grazie ai cartoni e i pennelli avuti in dono da un lungimirante caporale dell’esercito americano, scopre il suo talento di pittore. Dagli episodi di quei giorni di stenti nel West ai primi passi da artista una volta tornato in Italia nel dopoguerra, prende le mosse il racconto di Alessandra Oddi Baglioni, che da umbra e appassionata d’arte ricostruisce il lato intimo del celeberrimo conterraneo, seguendo il filo del l’immaginazione ma basandosi sulle lettere private, le testimonianze e i ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto. A raccontare la vita dell’artista sono in queste pagine due personaggi sospesi tra la realtà e il romanzo: la giovane assistente inglese degli esordi – tornata a Città di Castello molti anni dopo la morte del maestro – e un gallerista che da quasi trent’anni custodisce un’opera del tutto speciale: un cretto infinitesimale, della taglia di un francobollo. Sarà quest’opera in miniatura – realmente esistente nella sua Città di Castello – a fare da bandolo di questa sorta di romanzo di una vita, che nel centenario della nascita di Burri ce lo svela in controluce.

Alessandra Oddi Baglioni è studiosa e appassionata d’arte. Umbra di nascita, è discendente di due storiche famiglie di Perugia risalenti al medioevo e da tempo dedica le sue ricerche al patrimonio storico-artistico della sua terra, a partire dagli archivi di famiglia che contengono documenti e pezzi rari sin dal Trecento. Ha pubblicato: Astorre II Baglioni (Perugia 2009); La dama e il compasso (Roma 2011) e Nozze rosse (Perugia 2012).

Ingresso libero
Palazzo della Penna
Via Podiani, 11
Perugia

 

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