Roberto Vecchioni, Il mercante di luce

Marco è ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si è sempre trovato, anche se in maniera diversa. È un professore di letteratura greca, grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupidità e l’omologazione. Certo, è al tempo stesso un uomo imperfetto, pieno di difetti, ma vuole trasmettere al figlio quanto ha di più suo. E vuole credere con tutto se stesso che la bellezza che gli tempesta la memoria sia una luce cosí potente da svergognare il buio. Ma tra i due, chi è veramente il mercante di luce? Chi salva l’altro? Questa è la cronaca dei giorni di un ragazzo colto e curioso, emozionato di fronte a quello che sa della vita e a un padre che gliene spiega il senso, l’unico che conosce. Il filo che li unisce, che trasforma il pensiero in un racconto che non potrà essere dimenticato, è la poesia greca: un excursus appassionato, un viaggio in cui si rincorrono i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse dell’unico tempo possibile, quello tra il mito e l’invenzione. E sarà proprio qui, tra Omero, Saffo, Anacreonte, Sofocle, Euripide, in un punto sospeso tra pagine da sfogliare, passioni e vita vissuta, che troveranno il varco per salvarsi entrambi, perché non è possibile che «gli uccelli cantino quando passa la tempesta, e gli uomini non sappiano nemmeno esser felici del sole che gli resta». E potranno dire – forse – di non avere più paura, di morire e di vivere.

 

Roberto vecchioni è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Per Einaudi ha pubblicato Viaggi del tempo immobile (1996), Le parole non le portano le cicogne (2000), Parole e canzoni (2002), Il libraio di Selinunte (2004 e, con una nuova prefazione in forma di racconto, 2007), Diario di un gatto con gli stivali (2006), Scacco a Dio (2009 e 2011) e Il mercante di luce (2014). Per Frassinelli è uscito il libro di poesie Di sogni e d’amore (2007). Professore di greco e latino per tanti anni, è attualmente docente di “Forme di poesia in musica” presso l’Università di Pavia. Nel 2011 ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone «Chiamami ancora amore».
“In questa storia in cui le figure del padre e del figlio non sono fisse nei loro ruoli ma si scambiano continuamente di posto, regalandosi luce ed emozione reciproca.
L’artista offre una testimonianza luminosa e sincera di quanto l’amore per la poesia e per la vita possano dare un senso all’esistenza. Riflessione preziosa sul valore della poesia e della cultura in un mondo che sembra ignorarle, “Il mercante di luce” è una storia che dice molto di noi, del nostro tempo e di dove stiamo andando.”
Ernesto Capasso

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