Sarà “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu l’oggetto della discussione di ottobre

Per la seconda Discussione sul libro del mese della nuova stagione, che si terrà martedì 28 ottobre, alle ore 21.00 presso Palazzo della Penna – Centro di Cultura Contemporanea (Via Podiani,11), si parlerà di Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu, considerato una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. La prim guerra mondiale fu il conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra l’estate del 1914 e la fine del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei “guerra europea”, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d’America e l’Impero giapponese, prese il nome di “guerra mondiale” o anche “grande guerra”: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale.
Coordinare la discussione, il professore Ruggero Ranieri di Sorbello.

UN ANNO SULL’ALTIPIANO
Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel 1938 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L’Altipiano è quello di Asiago, l’anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un periodo di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac». Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l’orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.

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