Alexandra Censi, La risata dei mostri

Alexandra Censi, La risata dei mostri

Sul bordo più estremo del letto, Francesca vede un mostro con pantofoline arabe ai piedi e un cappellino con dei sonagli in testa, il mostro ride coprendo i rumori che arrivano dalla cucina. Attraverso lo spiraglio di una porta, ai suoi occhi infantili appare il padre che frusta con un gatto a nove code la madre, e i lamenti di lei risuonano di gioia. La bambina impara che giudicare l’amore tra due esseri umani è impossibile. Ne “La risata dei mostri”, una donna, prima bambina, poi adolescente e infine adulta, passa dal fuoco dell’amore dei genitori, alla cenere delle molte sigarette fumate insieme al ragazzo con cui vive, alle braci tiepide di una vita matrimoniale ravvivata da incontri reali con amici virtuali. Con una scrittura visionaria, spostando il punto di vista dall’altezza degli occhi a quella del desiderio, Alexandra Censi racconta come gli esseri umani nei loro disordini di sesso, innamoramenti e dolori, percorrano sentimenti incomprensibili. L’esordio di una giovane scrittrice che dalle serrature dei rapporti di coppia racconta le stanze dei desideri di tutti.

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