Roberto Saviano, Gomorra

Un’opera letteraria anomala, una riuscita fusione tra romanzo e reportage giornalistico che è anche una sorprendente testimonianza di coraggio civile. Roberto Saviano ricostruisce un quadro a tinte forti del “Sistema” camorristico e del suo immane potere: con i suoi uomini, le sue strutture gerarchiche, gli affari, le vittime, le guerre feroci, la cultura, i miti, la geografia.

Gomorra nasce dal desiderio di non chiudere gli occhi, di non mettere a tacere la propria voglia di sapere e di vivere davanti alla violenza.
È un documento palpitante di denuncia e di rabbia ma anche un’indagine a tutto campo su alcuni fondamentali meccanismi della nostra società.
Un emozionante tracciato dei nostri tempi e una narrazione densa di personaggi, di volti, di racconti che hanno il calore del reale.

Una lettura necessaria per comprendere l’Italia di oggi e avviare un discorso serio sull’educazione alla legalità.

Il libro si apre e si chiude sul tema delle merci: il grande porto di Napoli, e gli arrivi di capi di ogni genere, stoccati e occultati. Appartamenti fantasma che nascondono ogni tipo di prodotto e che si svuotano con la rapidità della luce.
Merci sono anche le scorie radioattive che giungono da tutta Europa e si riversano nelle campagne del napoletano, avvelenando le falde e il terreno. Terreno su cui magari gli stessi boss costruiscono ville lussuosissime, brillanti di marmi e volgarmente appariscenti.

Il vescovo di Nola aveva definito il sud Italia la discarica abusiva della parte ricca della nazione, ma aveva dimenticato che certi traffici superano i confini nazionali e che le scorie giungono nel napoletano da varie parti d’Europa.
Delitti, sangue sparso, ma anche operazioni finanziarie, speculazioni magari legali: tutto produce denaro, quella ricchezza che dà potere che il Sistema esibisce provocatoriamente in modo clamoroso.

Da Secondigliano a Casal di Principe, Saviano denuncia i clan del napoletano e del casertano in modo esplicito: troppo perché non ne dovesse subire le conseguenze…
Qui letteratura e cronaca, dati oggettivi e soggettività si fondono in pagine dalla forza assoluta e appassionanti come un romanzo, qui la violenza e la pervasività del “pensiero” camorristico appaiono in tutta la loro potenza.

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